Il Teatro un giorno ti incontra per strada o nella semioscurità di una sala. Ti spoglia di quanto sapevi, senza farti restare nudo. Ti fa riconoscere dietro le tue maschere ed annulla la distanza da esse. Ti restituisce all'umiltà dell'ascolto. In questo luogo, sei invitato a darti quale sei, uno in più dei centomila personaggi già incontrati.
Oggi pomeriggio mentre dormivo,ho fatto un sogno che era un incubo.Vicino a me, c'era una figura strana,ma umana e non capivo,poi è arrivato mio figlio Diego,e a lui ho domandato chi fosse quella persona,e lui mi ha detto: papi non c'è nessuno.Mi sono veramente messo paura,ho cominciato ha pensare che vedevo figure inesistenti.Ho detto a mio figlio chiama Ermanno,ho le allucinazioni.Poi mi sono svegliato strano.Con il passare dei minuti,tutto è tornato normale.Mi sono preparato come al solito per andare al bar e sono uscito.Mentre percorrevo la strada da casa al bar,all'improvviso,e non sò perchè,ho fatto una considerazione,noi siamo amici di noi stessi,perchè le nostre paure ci preservano dai doloridella vita,ma nello stesso tempo siamo i nostri nemici perchè non ci permettiamo di vivere la vita,fatta di emozioni,sentimenti che dipingono e danno note alla vita.Il mio pensiero si è chiuso con una frase.Che incoerenza l'essere umano.Grazie a tutti voi che leggete.Liberta
RispondiEliminaCredo tu abbia sottovalutato il significato e quindi la portata di quanto ti ho detto in riferimento al tuo percorso e all'attuale stato dell'arte. Ne ho avuto segni nell'ultimo briefing del gruppo DramaticaMente, dove ti sentivo resistere all'evidenza con una "modestia", fuori luogo. Rimedita su quei concetti. Infatti, ti trovi impreparato a gestire l'attuale risorsa che è allo stato nascente e te ne spaventi. Accade, quando l'energia si risveglia, che fantasmi con apparenze buone e meno buone appaiono, in un kix spesso incomprensibile, dove vecchi conflitti vanno a passeggio con inusitate risorse. Se sei pronto, comprendi...altrimenti qualche complicazione.
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