Drammaterapia, Attraversamento |
Attraversare le velature che separano dati ed esperienze nascoste alla nostra coscienza, come attraversamento tra terre differenti, che restituisce la possibilità della consapevolezza.
La coscienza dovrebbe essere usata per esplorare la consapevolezza e quest'ultima non si esaurisce nell'essere coscienti. La realtà che percepiamo è legata a quanto di "culturale" e personale è stato costantemente archiviato nella nostra vita, che ci determina inconsapevolmente, nel buono e cattivo tempo di questo mondo. Ma questo mondo è solo la "mia realtà", con ampi spazi di condivisione che la storia dell'uomo a costruito.
Riconnetterci alla trama intera della nostra vita, è attribuirgli la dignità della consapevolezza, senza di essa la coscienza resta povera, lì a bisticciare con traumi, successi, le conseguenze, i rapporti causali o gli accidenti casuali!
La drammaterapia spinge a fare questi viaggi di transizione tra un mondo esterno e uno più nascosto, ricco di conflitti e di risorse. Per questo la realtà "consola", mentre il viaggio "conforta".
Riuscire a guardare la mia vita sotto un'altra ottica senza mai rinnegarla,dà un'altro significato a me stesso.In passato quando nella mia mente si accendevano ricordi spiacevoli, le emozioni che io provavo,erano di rabbia,frustazione,vittimismo ecc.e quello che cercavo era consolazione per essere confortato.Oggi,tutto questo,riguardo il mio passato non succede più e quando i stessi ricordi del passato tornano alla mente,non sono devastanti come lo erano.Forse è iniziato quel meraviglioso viaggio nella consapevolezza.Ho la sensazione,di avere qualcosa che alimenti la mia vita,non capisco cosa e perchè,anche se faccio sempre le stesse cose apparentemente.Liberta
RispondiEliminaQuando l'anima si descrive...non siamo noi che scrivamo.
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