L’Atelier di Drammaterapia, per le Risorse (non clinico) DramaticaMente Teatro è al suo nono corso, mentre nel 2009, nell’ambito della attività svolte dall’Atelier e su impulso del nucleo storico, è stato fondato il CDIOT (Creative Drama In-Out Theatre), prima esperienza di teatro drammaterapico in Italia.
La Drammaterapia, dicevamo, ben oltre il costituirsi quale particolare setting terapeutico nei confronti della cura dei disturbi psicologici, è dunque ponte tra la forma d’arte specifica del teatro e la capacità di curare propria del “dramma”. Teatro della Spontaneità, Psicodramma, Sociodramma, Hypnodramma, Roleplay, sono tutte esperienze di una cultura psicologica e sociologica che appunto si è inspirata alla potenza del mezzo teatrale, ben riconosciuta nell’antichità come nel nostro tempo. Un gruppo di drammaterapia occupa uno spazio che è più vasto di quello scenico delle presenze degli attori e dei personaggi, ma che rimanda a possibilità di espressione nuove da evocare e far “giocare fuori”. Il ”dramma”, infatti, fornisce un mezzo e un luogo creativi in cui temporaneamente si possono superare i confini delle nostre realtà quotidiane e tutto questo aiuta la spontaneità e la scoperta di nuovi aspetti della libertà che possono ritrovare anche uno speciale contenitore per la nostra sensibilità personale.
DramaticaMente Teatro 2012, Laboratorio Atelier (nella foto Livia Gagliardi, Marco Bartulli e Luigi Martelli) |
Il “Corso di Creative Drama per le Risorse”, nello specifico, non ha obiettivi terapeutici, ma con i suoi tre livelli di inserimento (Corso Base, Intermedio, Avanzato) costituisce un ampio contenitore teatrale che ha come mission quella di ampliare il bagaglio di risorse personali dei partecipanti, con un arricchimento degli strumenti adattivi, grazie ad un percorso attoriale dedicato e che si svolge secondo lo statuto didattico già sperimentato e validato nei moduli della scuola di pensiero della parte direttrice ed organizzatrice (SIISCA). Il Laboratorio Dimostrativo aperto al pubblico desidera dare un saggio di performance dei vari gruppi ed un benvenuto a quanti, curiosi o interessati vorranno “vivere” il teatro per una serata esperenziale. Un benvenuto, quindi anche ai graditi ospiti, testimoni attivi di un processo che sta per avere un rinnovato inizio.
Al nastro di partenza di questo affascinante percorso, desidero, insieme a tutti i miei collaboratori e docenti allievi e sostenitori che qui ringrazio, faccio i miei migliori auguri per un piacevole e fruttuoso lavoro, che unisca la curiosità ed il sorriso, la riflessione e la scoperta.
Buon viaggio!
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