Il Teatro un giorno ti incontra per strada o nella semioscurità di una sala. Ti spoglia di quanto sapevi, senza farti restare nudo. Ti fa riconoscere dietro le tue maschere ed annulla la distanza da esse. Ti restituisce all'umiltà dell'ascolto. In questo luogo, sei invitato a darti quale sei, uno in più dei centomila personaggi già incontrati.

lunedì 27 giugno 2011

Drammaterapia, Interpreti & Direzione

Dramatherapy Workshop, Consciousness vs. Awareness,
Angela Fracchiolla, Gianni De Angelis e Director. Roma, 17.06.11.
Fotografia, C. Gioacchini. Regia e Fotoelaborazione, E. Gioacchini 
@ Nero
Sonia… e cos’altro?
Costruiamo la nostra vita un giorno dopo l’altro con i materiali che ci vengono forniti -l’insegnamento dei nostri genitori-, quelli che troviamo strada facendo-, le nostre esperienze- e quello che ci piomba addosso proveniente dal contesto in cui viviamo.
Veniamo su così, con parti dure e parti estremamente molli, con caratteristiche architettoniche -il nostro carattere-  e falle di origine progettuale -il DNA-, con parti eccessivamente sviluppate o per contro, parti mancanti. E alla fine, al di là del risultato, proprio quello che temiamo ci spinge ad essere quello da cui vorremmo fuggire…
E Sonia, i cui genitori vogliono regolamentare per paura che diventi storta, storta lo diventa davvero, e si riconosce talmente in quel ruolo, che per sopravvivere a se stessa arriva a dare ragione a chi la accusava di esserlo quando ancora non lo era…
Utilizzo il lavoro che stiamo facendo con Sonia e le “sue vite”, l’analisi dei personaggi, per spezzare il filo dei miei ragionamenti. Faccio tesoro di tutte le esperienze, intense è il termine giusto, per fare chiarezza e per uscire dal solco che suona le stesse note musicali. Perché di fronte ad un attacco frontale dall’altro sesso (meravigliosa ed insostituibile altra metà del cielo) mi chiudo a riccio per poi contrattaccare e rientrare, in un gioco che fa così arrabbiare le mie interlocutrici?
Sicuramente ognuno di noi porta in una situazione del “come se” interpretativo, qualcosa che è presente nei propri rapporti di coppia e di vita in senso lato. Sicuramente nel nostro gioco dell’ultimo incontro c’era qualcuno che continuamente mischiava le carte e i ruoli nel tentativo di provocare reazioni che accendessero nuove dinamiche…
Però continuo a non vedere altra via d’uscita ed anzi… ritorno sulle mie abitudini e le mie strade.
A voler essere obiettivi queste virago in gonnella qualche problema relazionale ce l’hanno, visto il modo in cui trattano il loro maschietto di turno. E’ quantomeno strano che i vostri nervi sono così pronti a saltare se le risposte che arrivano dal malcapitato di turno (marito, compagno, amante, ecc…) non sono quelle che vi aspettate.
E ancora vi domando: Preferite un uomo con le palle che vi dice sempre quello che pensa, che se ne assume la responsabilità, serio, presente e che vi risponde per le rime quando, secondo lui, dite una cazzata, o uno che fa finta di starvi vicino e vi accontenta con smancerie e baggianate varie a cui siete tanto disposte a credere, e poi fa quello che gli pare, circuendovi e cambiando le carte in tavola?
Cosa realmente vi ha reso così infuocate nell’incontro-scontro con il sottoscritto?
Non avrò fatto da parafulmine di altre tempeste?
A voler rispondere a queste domande c’è da scrivere per ore, ma a me continuano a frullare in testa, mi aiutate a capire? Vi ricordo con piacere…

4 commenti:

  1. Sonia si ritrovava a scrivere sul suo diario tutto quello di poetico, di romantico, che gli capitava di leggere ovunque; tutto ciò che aveva il sapore dell’amore. Si ritrovava spesso a parlare con la sua splendida Luna, dividendo con lei tanti momenti: la sofferenza, quando nessuno voleva capire il suo momento magico di vita, si sentiva soffocare ed usciva fuori guardando un paesaggio patinato di luce e il tuo riflesso sul mare sembrava sussurrarle: non è possibile che tutto la meraviglia delle cose naturali possano essere distrutte e te Luna tornavi con la speranza del domani. Desideravi, l’osservavi quando la palla luminosa iniziava il suo mancare fino a divenire uno spicchio e dopo a ripartire; giorno dopo giorno il tuo crescere. Eri così felice per quei cicli di vita che davano un senso a tante cose. Sognavi di fuggire, di vivere la tua vita, invece che osservarla e lasciare che il tempo scandisse i colori della primavera, dell’estate, dell’ autunno…. Inverno delle stagioni. Hai sempre prediletto la stagione dei fiori, del tepore, della rinascita perché ti dava energia ed il bello e l’amore che racchiudono i sogni, battiti, emozioni… Continua a parlare con freschezza di te, urlo che si schiaccia sul tetto.

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  2. Sai Beatrice, penso anch'io che Sonia sognasse di volare tra le meraviglie del Mondo, lasciandosi dietro il dolore dell'incomprensione e di una famiglia che la condizionava, ma purtroppo la realtà è stata diversa, fin troppo dura e storta, e se il sogno è il motore, il razionale di noi è il volante che può guidarci. Guai a prescindere l'uno dall'altro. Nero

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  3. Bellissimo Bea, mi hai commossa! Ogni "Sonia" ha il suo raggio di sole ad illuminarla nei momenti più neri...o almeno mi piace crederlo. Pulcinella

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  4. "Preferite un uomo con le palle che vi dice sempre quello che pensa, che se ne assume la responsabilità, serio, presente e che vi risponde per le rime quando, secondo lui, dite una cazzata, o uno che fa finta di starvi vicino e vi accontenta con smancerie e baggianate varie a cui siete tanto disposte a credere, e poi fa quello che gli pare, circuendovi e cambiando le carte in tavola?"
    Il primo, sempre il primo, senza dubbio e senza tregua.
    Perche' un compagno sia una persona che ti fa crescere, che ti rimette sempre di fronte a te stessa e a se', come 'altro', come 'oggetto amato', come specchio e come finestra al mondo. Perche' un compagno sia sempre stimolo e nutrimento, anche se un nutrimento per cui devi sudare, soffrire, piangere, ma un pianto vero, profondo, liberatorio e catartico, vale mille falsi e facili sorrisi, fiori a colazione che ti avvelenano la giornata.
    Perche' il rapporto sia un confronto, due anime oneste e sincere che si parlano e si scotrano, se lo scontro e' motivato da onesta' intelletuale ed emotiva, dal desiderio di capire e di ascoltare, ma anche di farsi ascoltare, perche' ne' uno ne' l'altro possano chiudersi a riccio nel proprio mondo di facili (false) sicurezze e bugie.
    Perche' stare CON un altro significhi davvero condividere se stessi e non solo passare le giornate insieme.

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