Il Teatro un giorno ti incontra per strada o nella semioscurità di una sala. Ti spoglia di quanto sapevi, senza farti restare nudo. Ti fa riconoscere dietro le tue maschere ed annulla la distanza da esse. Ti restituisce all'umiltà dell'ascolto. In questo luogo, sei invitato a darti quale sei, uno in più dei centomila personaggi già incontrati.

martedì 14 giugno 2011

DRAMMATERAPIA E IL TEATRO NEL TEATRO



@ director
Ricevo questo post da questo stupendo attore...


Ci sono cose che arrivano quando le cerchiamo, ci sono cose che arrivano perché ce le aspettiamo, ci sono cose che, indipendentemente dall’uno o dall’altro dei sopraccitati motivi, arrivano comunque, e sia che inducano in noi sentimenti positivi o negativi, sono quelle che sicuramente muovono più energia interiore.
Saltano fuori dal cappello di un mago, le trovi in mezzo alla strada dietro l’ennesima curva, le avverti guardando il cielo stellato, le percepisci quando stai insieme a una persona speciale… O te le ritrovi dentro solo perché hai guardato con occhi diversi…       
Nei giorni in cui non vado al lavoro, mi alzo e mi preparo il caffè, nel silenzio del mattino e di una altrettanto silenziosa cucina che affaccia sul cortile interno dello stabile in cui abito. “Lei” mi segue, e silenziosamente mi osserva compiere gesti ormai consueti, mi guarda bere il caffè, e altrettanto silenziosamente aspetta che mi preparo per uscire. Parliamo un po’, anzi parlo solo io, ma lei è un’ottima ascoltatrice, direi che pende dalle mie labbra…
Scendiamo velocemente le scale, lei mi precede, ma ad ogni pianerottolo si ferma e aspetta il mio arrivo, per poi sorpassarmi nuovamente mentre affronto la rampa in discesa. E’ il suo modo per farmi capire che è felice, lo leggo nei suoi occhi e in atteggiamenti ormai noti. Apro il portone e usciamo in strada, ancora non intasata dal traffico e dai pedoni. Parlo di Luna, la mia femmina di Labrador, che accompagna la nostra vita da più di tre anni, e che, a suo modo, mi ha fatto notare cose che non avrei pensato di scoprire.
Alcune espressioni del muso, alcuni atteggiamenti del corpo, spiegava una volta il nostro director, sono comuni a tutti gli esseri viventi, animali inclusi.
Un cane particolarmente espressivo, specialmente se vive a stretto contatto con la famiglia all’interno di un appartamento, instaura un rapporto di intesa fatto di gesti ed espressioni che non lascia spazio a fraintendimenti, cosa che a volte manca nel rapporto tra esseri umani basato sul verbale… Ciò che ha consentito la nostra evoluzione diventa un limite… A me viene da cercare la risposta nel fatto che spesso il verbale non è vero, o meglio, omette e nasconde parti di noi che non vogliamo arrivi al nostro interlocutore, per quella difesa, quel pregiudizio, quella difficoltà che ci fa muovere con circospezione evitando gli “errori”.
Il verbo, che grammaticalmente definisce l’azione nel tempo e nel luogo spiegandola in maniera inconfutabile, diventa, nell’accezione che definisce la capacità comunicativa propria degli esseri umani, lo strumento per circuire l’altro e per spiegare il meno possibile di ciò che vogliamo realmente comunicare, rendendo il nostro parlare una schermaglia fatta di pronomi, aggettivi, avverbi, sostantivi ed esempi che cercano di far capire “fuori” e poco o nulla “dentro”.
Ed è  per questo che instauriamo un rapporto sereno con un animale e non ci riusciamo con un essere umano; l’animale non ci giudica, non soppesa, non valuta e soprattutto non fa scattare in noi il riflesso del nostro pre-giudizio. E come Luna ed io ci capiamo con uno sguardo, allo stesso modo oggi sento molto più istintivamente le persone che ho davanti, e questo mi rende la vita molto più semplice e… leggera.
Se la difficoltà è una risorsa, perché ci rende migliori accettandola e lavorando per superarla, se la vita è un cammino da affrontare serenamente impegnandosi a dare il 100% delle proprie energie, continuo a cercare le mie risorse; dentro di me, specchiato negli altri, perfino negli occhi del mio cane.




2 commenti:

  1. Concentrati, "attore", ora tocca a te. Sostieni il compagno nel viaggio. Divertiti con lui e sii te stesso. Alzati in volo e farai sognare, nel tempo del giorno, altro dal conosciuto. Questo è il Teatro.

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  2. È vero molto! Le cose arrivano quanto meno te l'aspetti positive o negative che siano bisogna accettarle, perche fanno parte di noi! E solo facendole entrare nella nostra anima nel nostro più profondo riusciremo a superarle, perche fanno parte di noi, sono le nostre emozioni più profonde che ci distinguono e ci fanno sentire che ci siamo e che siamo vivi! E nessuno mi capira e aiuterà mai quanto me stesso! La vita è un cammino come dici tu director dove ognuno cerca, almeno priva di prendere la strada giusta.... Ma giusta e sbagliata che sia la nostra Vita viene recitata da noi su un palcoscenico pieno di difficoltà, e chi come me miei cari amici ha sofferto molto ma ne è sempre uscito lottando fino alla fine con l'aiuto di una persona come te Ermanno e delle persone come voi amici cari che sto recitando questa parte della mia vita, e se devo scegliere un compagno per affrontare un lungo cammino verso linnarrivabile serenità! Sceglieo voi! Vi voglio bene! Alemirk!

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