Il Teatro un giorno ti incontra per strada o nella semioscurità di una sala. Ti spoglia di quanto sapevi, senza farti restare nudo. Ti fa riconoscere dietro le tue maschere ed annulla la distanza da esse. Ti restituisce all'umiltà dell'ascolto. In questo luogo, sei invitato a darti quale sei, uno in più dei centomila personaggi già incontrati.

sabato 8 gennaio 2011

Cyborgs & Humans, sharing a tale.

Insieme & Identità
Un incontro può riuscire come una grande mistificazione delle identità. Mostrare quello che si vuole; voler vedere quello che si desidera; celare di aver visto, pur di non essere visti; nascondere di essere stati scoperti, nonostante i travestimenti. Questo e molto altro dietro le insicurezze della persona. Non tutti desiderano che noi siamo quello che siamo e se questo può servire all'acquisto del biglietto nell'accoglienza dell'altro, ben venga la maschera ed il nascondimento...sempre a non restare intrappolati in quel campo dove abbiamo perso la giurisdizione, dove ci accorgiamo in ritardo (sic) che non si può più tornare indietro e ci si è a volte smarriti.
Cyborgs vs. Humans, Contamination è la metafora dell'incertezza che finisce per far lievitare il dubbio fino allo switch della nostra identità nell'altra ed alla assunzione di quella al posto della nostra. Lecito dubitare, ma non troppo lecito arrivare a dubitare di se stessi confondendo l'oggetto del dubbio! Eh sì..che se quelli sono bravi ragazzi quasi quasi umani...si può rischiare che parte della nostra umanità se ne vada via ed in quei casi, quando contano più i nostri timori che l'esame della realtà, allora la proiezione delle paure diviene massiccia...e ci ritroviamo i cyborgs a danzare un veccho motivo dei Police, mentre noi imprigionati nel nostro pensiero paurosamente meccanico. Incapaci di accettare le proprie fragilità, ed abili a trasformarle invece in paure.
Dietro l'interpretazione surreale, quasi non-sense, di questa breve improvvisazione filmata, il senso profondo della tema dell'Identità.

1 commento:

  1. Grazie, Director.
    Avevo visto il video e mi stavo ancora chiedendo come? cosa? Perdita dell'identita', sicuramente, ma c'era di piu' e mi sfuggiva. Ora meglio :)

    L'omologazione per piacere e far piacere, per 'blend in' (non spiccare come individuo, ma invece perdersi nell'identita' del gruppo), per essere accettati; ma anche un'imposizione del modello in voga al momento, tanto che poi l'individuo diventa il manichino e la 'manichinita'' diventa normalita', umanita'...

    Essere individui e' difficile, pesante. Jeans e maglietta e non hai piu' bisogno di presentarti come te stesso, di portare il peso della tua unicita', non hai bisogno di pensare, di chiederti cosa veramente ti piace, cosa veramente vuoi. E' deciso per te dal gruppo, dal marchio che hai deciso di rappresentare (che sia politico, di moda, religioso o altro).

    Se poi non corrispondi al modello, allora sei tu che stick out like a sore thumb (ti fai notare per la tua incongruenza) e la tua differenza e' per definizione una qualita' negativa.

    E' la paura del singolo, il bisogno di accettazione, ma e' anche la pressione del contesto, la paura globale del diverso, dell'individuale...

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